Per la collezione Ombre parto da vecchie foto di famiglia.
Le rielaboro riproducendone i soggetti su carta con l’acquerello. In questo passaggio i connotati delle persone diventano delle labili tracce e il colore ne mostra solo i contorni, come delle ombre.
L’attenzione si focalizza sulla dimensione umana, ideale, universale, slegandosi dal segno come dettaglio di una identità e ricercando, attraverso i margini, il centro dell’individuo.